articolo a cura di
Renato Ariano
Medico specializzato in Allergologia
Responsabile Nazionale della Sezione di Aerobiologia AAIITO
Membro del Comitato Scientifico di ALA
CONSIGLI PER I PAZIENTI ALLERGICI AI POLLINI
Sia per le sensibilizzazioni ai pollini sia per quelle nei confronti delle spore fungine esistono, oltre alle terapie specifiche, tutta una serie di provvedimenti preventivi che è utile conoscere:
• Il paziente deve essere adeguatamente informato di tutte le proprie sensibilizzazioni e dei periodi “critici”. Sovente difatti i pazienti presentano positività a diversi pollini, con fioritura in periodi diversi. È importante, poi, che il paziente impari a riconoscere le piante che liberano i pollini a cui è sensibilizzato e ne conosca i periodi di fioritura. Siccome questi periodi possono variare, a seconda delle condizioni climatiche è importante disporre di un Bollettino del polline, in tempo reale e, nel contempo, di Previsioni tempestive a breve termine, come quelle fornite dal mio sito www.pollinieallergia.net
• Durante il periodo di fioritura, e nelle giornate soleggiate occorre ridurre al massimo di esporsi ad ambienti aperti. Le condizioni ideali per la presenza di granuli pollinici in atmosfera sono date da una temperatura tra i 25-30 gradi, un’umidità relativa superiore ai 60 % ed un vento con velocità di 5-15 Km/h .
• Occorre, in primavera, che l’allergico limiti al massimo il tempo trascorso all’aperto. Bisogna evitare soprattutto di uscire nelle ore mattutine, soprattutto nei giorni soleggiati, ventosi e con tempo asciutto.
• Quando si viaggia in auto, in periodo di fioritura e in giornate particolarmente ventose e assolate bisogna mantenere i finestrini chiusi e dotarsi di filtri antipolline (da pulire regolarmente), oramai di dotazione su quasi tutti i nuovi modelli.
• Evitare di parcheggiare l’auto sotto gli alberi o in prossimità di prati e/o giardini.
• Se vuole andare in bicicletta o in motorino si dovrebbe sempre utilizzare una mascherina che copra naso e bocca ed utilizzare occhiali da sole aderenti al volto.
• Durante la stagione di fioritura bisogna tenere le finestre chiuse nelle ore soleggiate (aprirle solo nelle ore serali) per evitare la penetrazione dei pollini, soprattutto nelle stanze da letto. Utilizzare preferibilmente un climatizzatore.
• Evitare giardini e prati soprattutto dopo che è stata appena tagliata l’erba.
• Tenere presente che in collina (a un’altitudine compresa fra i 500 e gli 800 metri) l’impollinazione avviene con circa un mese di ritardo.
• Evitare di uscire subito dopo un temporale poicheé la pioggia rompe i granuli pollinici in frammenti più piccoli che raggiungono facilmente le vie aeree, in maggiore profondità, con la possibilità di scatenare crisi d’asma. Ricordare che gli animali domestici, se escono all’aperto possono diventare vettori di pollini tramite il pelo.
• Durante la stagione di fioritura è consigliato fare la doccia e lavare i capelli ogni giorno. Difatti i granuli pollinici spesso restano intrappolati tra i capelli e la notte possono a depositarsi sul cuscino, da dove poi possono venire inalati.
• Se malgrado tutti gli accorgimenti e le terapie la sintomatologia persiste trasferirsi temporaneamente a quote superiori ai 1500 metri .
• Nel periodo di fioritura bisognerebbe praticare sport preferibilmente in luoghi chiusi: come palestre, piscine coperte, eccetera.
• Evitare di tagliare l’erba ed i lavori di giardinaggio e non sostare nelle vicinanze quando altri tagliano l’erba, specialmente nel periodo di fioritura. E’ anche indicato l’uso di una maschera protettiva.
• Se si impiega la bicicletta o la moto utilizzare sempre gli occhiali e casco con visiera.
• Occorre conoscere la possibilità di cross-reazioni tra alcuni alimenti vegetali ed alcuni pollini, con l’insorgenza della “sindrome orale allergica”. Esempi: mela, pera, banana per Betulacee, sedano e melone per Composite, basilico e piselli per Parietaria, melone, anguria e pomodoro per Graminacee.
• Nel periodo di fioritura del polline incriminato occorre evitare l’esposizione a polveri, fumo o altre sostanze irritanti, poiché la mucosa delle vie aeree può reagire anche per stimoli aspecifici.
• Evitare l’introduzione nei giardini di alberi che producono pollini ad alta capacità sensibilizzante (specialmente il cipresso, la betulla, il nocciolo, il carpino, l’ontano, l’olivo, la quercia) e preferire alberi ad impollinazione mediata da insetti. Non permettere nei giardini la crescita di erbe infestanti.
• Oltre alle misure igieniche preventive ricordarsi di seguire, sotto controllo medico, farmaci preventivi quali antistaminici ed antinfiammatori steroidei locali.
• Considerare che la desensibilizzazione specifica con estratti allergenici di pollini è l’unica che, oltre ad avere un’azione preventiva, riesce a modificare la storia naturale della malattia allergica.
PIANTE ALLERGENICHE IN LIGURIA
Parietaria (“gambarossa”)
fiorisce tutto l’anno
Graminaceae
fioritura primavera-estate
Olivo
fiorisce maggio e giugno
Cipressi
fioritura invernale
Erba Artemisia
fioritura autunno