Il Ministero dello Sviluppo Economico in data 11 marzo 2022 ha emanato un avviso dal titolo:
Misure temporanee eccezionali – etichettatura prodotti contenenti olio vegetali in sostituzione dell’olio di semi di girasole.
L’avviso è stato ritenuto necessario a seguito delle segnalazioni pervenute dalle maggiori associazioni imprenditoriali del settore agroalimentare e della grande distribuzione organizzata, sulle criticità determinate dalla sospensione delle esportazioni di alcuni alimenti dall’Ucraina, tra cui l’olio di semi di girasole.
La nota prosegue specificando quanto segue:
“L’olio di semi di girasole è la base essenziale di numerosi prodotti alimentari italiani quali ad esempio: biscotti, maionese, creme spalmabili, pasta ripiena, sughi, fritture, tonno.
L’Ucraina detiene il 60% della produzione e il 75% dell’export e rappresenta il principale coltivatore di girasoli al mondo. Entro un mese, con l’attuale andamento dei consumi, le scorte di olio di semi di girasole sono destinate ad esaurirsi. La situazione potrebbe inoltre complicarsi ulteriormente, se il conflitto dovesse proseguire, perché salterebbe la semina, prevista in primavera.
Secondo le stime attuali, entro breve termine, questo olio non sarà più disponibile e le imprese dovranno quindi riformulare i propri prodotti.“
La materia prima verrà quindi sostituita nella filiera dell’industria alimentari da altri prodotti analoghi per la preparazione degli alimenti e, conseguentemente, è necessario informare correttamente i consumatori.
Dato che le etichette e gli imballaggi già ordinati e utilizzati dalle imprese riportano la dicitura “olio di girasole” e in considerazione della difficoltà a provvedere in tempi rapidi alla stampa di nuove etichette e dei relativi costi (in un momento economico complesso e difficile, come quello attuale), sono state date disposizioni temporanee atte a riportare sulle confezioni, per mezzo di getto d’inchiostro o altri sistemi equivalenti (es. sticker adesivi), “una frase che indichi quali oli e/o grassi siano stati impiegati in sostituzione dell’olio di girasole, segnalando l’eventuale presenza di allergeni“.
Consigliamo vivamente tutti coloro che sono allergici o intolleranti alimentari a proteine, che potrebbero essere contenute nei “sostituti” dei semi di girasole (chi, ad esempio, è allergico alle arachidi o alla soia), a controllare attentamente le confezioni dei prodotti che hanno abitualmente sempre consumato, alla ricerca di indicazioni specifiche circa l’utilizzo di altri tipi di oli vegetali.
Per quanto riguarda la distribuzione al dettaglio, i punti vendita devono “ricorrere a idonei strumenti volti ad informare tempestivamente il consumatore sulla possibile sostituzione dell’olio di girasole mediante avvisi nei punti vendita con apposita cartellonistica, collocata ben evidentemente, in prossimità degli scaffali dei prodotti contenenti olio di girasole“.
Al momento abbiamo riscontrato la effettiva comparsa di tali avvisi in alcuni punti vendita, ma non abbiamo trovato ancora alcuna informazione sui siti aziendali o social delle catene di vendita.
Quindi anche per gli acquisti on-line di prodotti alimentari consigliamo la massima attenzione a tutti i prodotti del catalogo che posso presentare il rischio di sostituzione della materia prima.
Anche per il consumo di pasti pronti è necessario porre grande attenzione alla lista ingredienti ed è consigliato chiedere la tipologia di olio usata per le preparazioni delle pietanze già consumate in passato anche in locali di abituale frequentazione.
Come associazione siamo a disposizione per chiarimenti o segnalazioni di criticità riscontrate dai consumatori allergici o intolleranti alimentari.